UZBEKISTAN - Taskhent

Esperienza fantastica per single lungo le vie delle carovane

  • Volo + Tour , Pacchetto Combinato , Viaggi per single
  • 12 giorni / 10 notti
  • Come da Programma

Un viaggio insolito in un paese ancora poco battuto dal turismo di massa. Già il nome è sconosciuto a molti, una collocazione e una storia vaga per tanti. La classifica domanda prima di partire era Uzbekistan? Che ci vai a fare? Dove si trova? In genere rispondevo “vado a Samarcanda” e in molti conoscevano il luogo, se non altro per la canzone di Vecchioni e nella fantasia di ciascuno prendeva forma l’esistenza di questo luogo mitico.
I suoi deserti sono stati attraversati per secoli da mercanti, carovane, nomadi, lungo il tratto della Via della Seta che collegava l’Impero Romano con quello cinese. L’Impero di Tamerlano andava dal Mediterraneo all’India e questo paese era proprio il centro del suo Regno. Un luogo quindi ricco di storia e caratterizzato da meraviglie architettoniche: minareti scintillanti, cupole colorate, mosaici ipnotici che ancora oggi affascinano ogni viaggiatore.
Un tour fra antiche città, steppe ed altopiani. Apprezzeremo la bellezza di Khiva e Samarcanda dove le antiche madrase, i minareti magnificamente colorati daranno l’impressione di essere tornati indietro nel tempo.

Partenze di Gruppo garantite con minimo 5 partecipanti

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Dettagli

PROGRAMMA DI VIAGGIO


1° GIORNO MILANO – TASHKENT (volo + 12 km)
Partenza da Milano con volo di linea e arrivo a Tashkent. Operazioni di frontiera ed incontro con la guida locale per il trasferimento all’hotel (12 km) in hotel.
PASTI: C/-/-

2º GIORNO TASHKENT (escursione)
Colazione. Escursione la città vecchia, “eski shakhar”, si presenta come un dedalo di strette viuzze polverose su cui si affacciano case basse di mattoni e fango, moschee e antiche madrasse (accademie islamiche). La Moschea di Khodja Akhrar (1404- 1490), il Mausoleo dello Sceicco Zaynutdun, con la cella sotterranea risalente al XII secolo. La madrassa di Barakkhan è una splendida scuola coranica del XVI secolo, la cui piazza si riempie di fedeli il venerdì in occasione della preghiera settimanale; nelle vicinanze sorge la piccola moschea Jami, risalente al XV secolo e utilizzata in epoca sovietica come officina per la lavorazione di lamiere. Il bazar Chorsu è un enorme mercato all’aperto, accanto alla madrassa di Kukeldash, frequentato da una moltitudine di gente proveniente dalle campagne circostanti che in genere indossa costumi tradizionali, la madrassa santa chiamata Khast Imam, di particolare interesse è la Moschea Tillya Sheykh, del XVI secolo, in cui si conserva quello che è ritenuto il più antico Corano esistente, segnato col sangue dello stesso Califfo Osman, assassinato nel 655., la Barak Khan, fondata nel XVI sec. da un discendente di Tamerlano, il mausoleo Kafal Shashi, tomba dell’omonimo poeta e filosofo dell’islam che visse dal 904 al 979. La mancanza di edifici antichi in questa cittа è compensata dalla presenza di grandi musei come il Museo di Arti Applicate inaugurato nel 1937 come vetrina per le arti applicate di fine secolo. Pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

3º GIORNO TASHKENT-KOKAND-FERGANA (350 km totale + escursione)
Colazione in hotel e partenza per il passo Kamchik, che raggiunge un altezza di 2.450 m, arrivo a Kokand. Il Khanato di Kokand era un Khanato islamico indipendente dell'Asia centrale, esistito tra il 1709-1876 su un territorio oggi diviso tra Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan. Nel 1868 un trattato commerciale trasformò Kokhand in uno Stato vassallo e l'ormai inutile Khudayar Khan, il nuovo khan, spese tutte le sue energie per abbellire il suo palazzo. Le relazioni dei visitatori occidentali che capitavano a Kokhand raccontano che vi si trovavano 600 moschee e 15 madrase. Una insurrezione anti russa e contro l'oppressivo regime fiscale di Khudayar costrinse quest'ultimo all'esilio nel 1875. Gli successe Pulad, suo parente, la cui politica anti-russa provocò l'annessione del Khanato da parte dei generali Konstantin von Kaufman e Michail Skobelev nel marzo 1876, dopo accesi combattimenti. Visita di Khudoyar Khan 18°-19° secolo, la Moschea del Venerdi, la Madrassa Nurbutaboy e il mausoleo di Dakhmai Shokhon. Trasferimento a Fergana è una città dell'Uzbekistan orientale, capoluogo dell'omonima provincia orientale. Si trova sul limite meridionale della Valle di Fergana che si estende tra Kirghizistan, Tagikistan ed Uzbekistan. Fondata nel 1876, la città è un centro di produzione olearia nella Valle di Fergana sin dal 1908, anno in cui fu installata la prima raffineria di olio nei pressi dell'abitato. Da allora se ne sono aggiunte molte altre e Fergana è diventata una delle città uzbeke più attive nel settore. Sistemazione, pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

4º GIORNO FERGANA-MARGILON-RISHTAN-TASHKENT (350 km + escursione)
Colazione. Trasferimento a Margilan è una città della Regione di Fergana in Uzbekistan. Una leggenda racconta che la città fu fondata da Alessandro il Grande dove durante una sosta gli fu offerto pollo (murgh) e pane (nan), da cui il nome. Quel che è certo è che la città era un importante snodo della via della seta nel IX secolo a.C. Ancora oggi i mercanti della città svolgono un ruolo importante nei commerci di tutta l'Asia centrale e durante il dominio sovietico tenevano in mano il mercato nero della repubblica. Margilan oggi ospita un impianto di lavorazione della seta, la Yodgorlik Silk Factory che impiega 450 operai e produce circa 6.000 metri di tessuto di alta qualità applicando solo metodi tradizionali. La vicina azienda Margilan Silk ne impiega altri quindicimila che, grazie a macchinari moderni, produce ben 22 milioni di metri quadrati di seta. Non è noto quando la lavorazione della seta sia stata introdotta nell'area, ma è certo che questa tradizione è molto antica. Qui si può vedere la fabbrica di seta “Yodgorlik” e il bazar, famoso con i suoi frutti o (come i dolcissimi melograni e le albicocche), l’itinerario attraversa la cittadina di Rishtan – piccola provincia dell’Uzbekistan che si trova vicino alla frontiera del Kyrgyzstan. Visita ad un maestro di ceramica, ritorno a Tashkent e pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

5º GIORNO TASHKENT-KHIVA (volo + 35 km + escursione)
Colazione. Trasferimento in aeroporto per prendere il volo per Urgench HY 053 06:10-07:40. Arrivo a Urgench. Trasferimento a Khiva (35km). Check in alle 13:00 in hotel. Intera giornata dedicata alla visita della città di Khiva. Una delle città più affascinanti della regione, con le sue strutture in stile arabo con colori che variano dal celeste al turchese, è rimasta praticamente intatta dal XVI secolo. Si trova a soli 35 km da Urgench e la sua visita è sorprendente. La città, vitale e suggestiva, conserva edifici monumentali bellissimi: moschee, minareti, madrasse, palazzi e mercati. Visitandola, ci si trova immediatamente in un altro mondo, come se il tempo per una volta fosse stato benevolo e avesse desiderato tramandare agli uomini tanta bellezza e armonia. Visita della cittadella di Khiva. Il compatto e affascinante centro storico, il più intatto in assoluto tra i centri della Via della Seta, enumera monumenti del XVII-XIX secolo: il complesso Ichan Kala, la Fortezza “ Kunya Ark” con l’harem e le vecchie prigioni; la Scuola Coranica di Amin Khan, la bellissima Moschea di Juma, costruita nel X secolo e restaurato nel XVIII secolo. La Casa di Pietra, costruita come splendida alternativa alla Kunya Ark, consiste in alcune costruzioni intorno ad un cortile, ed è circondato da un alto muro. Visita della Medrassa di Allakuli Khan, del bazar e del caravanserraglio. Il mausoleo di Pakhlavan Makhmud, del XIX secolo, è più bello e più sacro mausoleo di Khiva. Pakhlavan Makhmud (1247-1325), dottore e poeta, oggi è onorato come un persona sacra. Sulla sua tomba venne costruito il mausoleo con la cupola, in seguito distrutta. Nell 1913 venne costruito un nuovo complesso, che include in sé il sepolcro. All'inizio del XVI secolo Khiva divenne la capitale dell'impero timuride con un fiorente mercato degli schiavi e ancora nel XIX secolo, anche i più impavidi e coraggiosi temevano d'imbattersi in queste feroci popolazioni e di affrontare la loro desertica terra. La sua storia è intessuta di lotte con il vicino casato rivale di Buchara, con la Persia e nell'ultima fase con la Russia. Si entra nel centro storico di Khiva per la porta Koch-Darwaz e ci si trova in una cittа museo disabitata ma integra. Nella cittadella antica di Khiva, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, racchiusa da un perimetro rettangolare costituito da alte mura di mattoni, sono concentrati i principali monumenti storici. Pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

6º GIORNO KHIVA – BUKHARA (480 km)
Colazione in hotel e partenza per Bukhara (480 km 7 ore di strada), l'itinerario porta ad attraversare il fiume Amu-Darya e il deserto Rosso (Kyzilkum). In Uzbekistan ci sono due grandi fiumi: L’ Amu-Darya nell'antichità classica, era conosciuto con il nome di Oxus in greco e il Syr-Darya, conosciuto dai greci come Jaxartes o Yaxartes. L’ Amu-Darya nasce dalla confluenza dei Kara Darya e Naryn nelle montagne del Tien Shan, il fiume attraversa tutto il Kirghizistan, la parte orientale dell'Uzbekistan e quella meridionale del Kazakistan fino al Lago d’Aral per un totale di circa 2.200 km. La sorgente si trova nelle montagne del Pamir. Inizialmente prende il nome di fiume Pamir, parte da Zorkul, scorre verso est fino a Ishtragh. Lì gira verso nord e poi verso est nord-ovest attraverso l'Hindu Kush con il nome di Pjandž, marcando il confine tra Afghanistan e Tagikistan e successivamente quello tra Afghanistan e Uzbekistan per circa 200 km, fino a passare da Termez. Seguendo il confine tra Afghanistan e Turkmenistan per altri 100 km prima di entrare in Turkmenistan presso Kerki. Come Amu Darya, il fiume scorre attraverso il Turkmenistan da sud a nord, passando Turkmenabad e segnando il confine tra Turkmenistan ed Uzbekistan da Khalkabad. Grandi deserti nell’Asia Centrale sono Karakum e Kizilum. Il deserto del Karakum (anche Qaraqum) si estende in Asia centrale ed essenzialmente nel Turkmenistan, del quale occupa circa il 70% della superficie. Il suo nome significa "le sabbie nere". Caratteristici di questo deserto sono i takyr, particolari conche di notevoli dimensioni separate da dune generate dai venti che spirano con forza nella regione. La depressione di Unguz divide il Basso Karakum da un altopiano a sud-est. La vegetazione è costituita solo da qualche arbusto come il saksaul e l'acacia delle sabbie. Il deserto del Kizilkum (anche Kyzyl Kum e Qyzylqum) è un ampio deserto che si estende tra Kazakistan e Uzbekistan, in Asia centale. Il suo nome significa "le sabbie rosse". Il territorio è costituito per la maggior parte da una piana coperta di dune sabbiose. Importanti per l'economia sono i giacimenti minerari, in particolare oro, uranio, alluminio, rame, argento, petrolio e gas naturale. Arrivo a Bukhara, sistemazione in hotel. Pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

7º GIORNO BUKHARA (escursione)
Colazione in hotel. Escursione per la città. Bukhara è la città della poesia e della fiaba. La cittа è situata in un'oasi del deserto Kizil-Kum a est dell’Amu Darya ( il principale fiume che bagna questa area dell’Asia) sul corso inferiore del fiume Zeravshan. Centro antichissimo, deriva la sua importanza dalla posizione geografica, punto d'incrocio delle vie carovaniere che collegavano l'Arabia all'India e all'antico Catai ( La Cina ) . È uno delle più antiche città del mondo, la sua storia data la fondazione a oltre 2.500 anni. Oggi Bukhara uno di più maggiori centri dell’industria e dell’economia, è la maggiore città dell’Asia Centrale. Visita dellqa La Madrassa di Nodir Devan Beghi (1622) che fù costruito originariamente come caravanserraglio e poi diventata madrassa. La facciata è ornata con un mosaico di mattonelle smaltate. I timpani dell’arco sul portale sono decorati con raffigurazioni di daini e uccelli fantastici che volano verso il sole. Nel XX secolo nel giardino davanti alla madrassa trovò posto il monumento del leggendario personaggio popolare Khodja Nasreddin protagonista di numerose favole. Visitamo la Madrassa Kukeldash (1568-1569) monumentale e molto ricca di decorazioni, come l’edificio del periodo di Abdulla Khan (1557-1598). In questa madrassa ha studiato e ha vissuto il famosissimo scrittore e filosofo centroasiatico Sadr ad-Din Aini (1878-1954). La Madrassa di Ulugbek (1417) - la prima delle tre madrasse costruire da Ulugbek fu la madrssa a Bukhara. Seguendo le tradizioni del nonno Tamerlano, Ulugbek patrocinava le scienze e l’istruzioni. Per ordine di Ulugbek, fù apposta la scritta sopra la porta d’entrata della madrassa che dice: “L’aspirazione verso il sapere è dovere di ogni musulmano”. La madrassa di Abdal Al-Aziz-Khan (1652) – di fronte alla madrassa di Ulugbek costruita per ordine dell’Ashtarkhanide Abd al Aziz-Khan una nuova madrassa. Questa madrassa supera la madrassa di Ulugbek con la sua ricchezza e dimensioni. Abd al-Aziz-Khan ha voluto di superare tutti i suoi precedenti nel senso di decorazione e architettura. L’arco del portale centrale è riempito con una ricca struttura a stalattiti. Nella decorazione esterna sono largamente utilizzati pannelli di mosaico e maiolica con immagini di cespugli fioriti in vasi, creazioni fantastiche somiglianti a serpenti e altre figure. Vista della più vecchia moschea nell’Asia Centrale – La moschea Magoki-Attari Fù costruita al posto dove era un tempio dello zoroastrismo.
Il Simbolo principale della città è Il Minareto Kalyan, (“grande”), la sua altezza è di 47 m. Da quasi mille anni questa torre sacra domina Bukhara. Il minareto dispone di un altro nome “Torre della morte” legato al fatto che questo il luogo delle esecuzioni dal suo piazzale superiore buttavano giù i condannati a morte. Vicino al Minareto Kalyan si trova la moschea grande – La Moschea Kalyan, che è collegata al minareto con piccolo ponte. La cittadella dell’Arc (XVIII-XIX secolo) che fù il centro dell’organizzazione statale di Bukhara. Qui si trovano il palazzo dei khan, le moschee, la tesoreria, la segretaria governativa e la prigione. Le costruzioni dell’Arc rimasero molto danneggiate durante l’assalto della cittadella da parte delle unità dell’Armata Rossa nel 1920, quando Bukhara fu sottoposta al bombardamento dell’artiglieria e dell’aviazione. Tra le costruzioni rimaste c’è una moschea con un ajvan di legno. Le mura della cittadella di Bukhara sono parzialmente rivestite con mattoni cotti. L’entrata principale dell’Arc si affacicia sulla piazza cittadina. Visita il mausoleo Chashma Ayub (1380-1384/85) – il mausoleo dalle tante cupole. Chashma Ayub “il pozzo” o “la sorgente” di Giobbe è uno dei monumenti più antici di Bukhara. Il mausoleo dei Samanidi (X secolo) Fù costruito nel periodo di Ismail Samani (892-907) e diventa sepolcro famigliare dei Samanidi. Tutta la forma architettonica del mausoleo è semplicissima un cubo cinto da una semisfera. Suscita ammirazione la virtuosità della disposizione dei mattoni, gli ornamenti delle lastre, la proporzione ideale di tutte le sue parti. Questo mausoleo di Bukhara viene considerato un capolavoro architettonico di importanza mondiale per l’armonia delle forme geometriche. La moschea Bolo-khauz (1712) – complesso della speciale armonia e bellezza – E’ anche la moschea del venerdi (djuma). Il complesso include la moschea, che fù costruita nel 1712, il minareto – del 1917 e bacino. Pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

8º GIORNO BUKHARA – SHAKHRISABZ – SAMARCANDA (270 km + escursione + 140 km)
Colazione in hotel e trasferimento a Shakhrisabz “la città verde” (270 km). Piccola località situata a sud di Samarcanda. Visita alle splendide rovine di questa antica e gloriosa città, con oltre duemila anni di storia. Venne costruita secondo un modello tipico dell'Alto Medio Evo con una struttura centrale simile a quelle di Samarcanda e Bukhara ed ha continuato a svilupparsi durante il IX e X secolo nonostante i continui conflitti tra le dinastie samanidi e i turchi. E’ la città natale di Tamerlano e una volta, probabilmente, la sua fama oscurava addirittura quella di Samarcanda. Egli vi fece infatti costruire il Palazzo Ak-Saray (1379-1404) “il palazzo bianco” di cui sbalordiscono la grandezza e la magnificenza. Lo stesso vale per il Dorutilavat (seggio del potere e della forza) che forse arrivava anche a superare in grandiosità lo stesso palazzo, mentre tra le altre attrattive ci sono le tombe degli antenati di Tamerlano e la gigantesca moschea di Kok-Gumbaz (1437) utilizzata come moschea per la preghiera del venerdì. Trasferimento a Samarcanda (140 km) e pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

9º GIORNO SAMARCANDA (escursione)
Colazione poi giornata dedicata alla escursione per la città. La prima testimonianza della città Samarcanda data 2.750 anni. Visita del mausoleo Gur-Emir (XV secolo) – che significa “la tomba del emiro” è posta dove è sepolto Tamerlano e i suoi seguaci. Il mausoleo fù costruito per ordine dello Tamerlano per suo nipote Mukhammad Sultan, morto nel 1403. La moschea di Bibi-Khanim (XV secolo) – dall’architettura gigantesca costruita anche questa per ordine di Tamerlano dopo la suo campagna in India, per mostrare il suo potere, per farlo deportò a Samarcanda migliaia di artigiani indiani. Timur-lan ( Letteralmente Timur lo Zoppo da noi chiamato appunto Tamerlano) volle costruire la grande moschea del venerdì con uno stile che la doveva farla somigliare al paradiso. La piazza Registan che è il simbolo di Samarcanda (XV-XVII secolo). L’Osservatorio di Ulugbek (1428-1429) fu costruito dal governatore e scienziato Ulugbek. Nel pomeriggio visita del complesso Shakhi-Zinda (XIV-XV secolo), composto da alcuni mausolei. Pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

10º GIORNO SAMARCANDA – TASHKENT (escursione + 300 km)
Colazione. Escursione per il museo archeologico di Afrosiab e il mausoleo Daniar (XV secolo) si trova in un luogo pittoresco non lontano dal fiume Siyob. Visita il laboratorio della produzione della CARTA DI GELSO. Trasferimento a Tashkent. Arrivo a Tashkent, cena in ristorante locale. Sistemazione e pernottamento in hotel.
PASTI: C/-/-

11ºGIORNO TASHKENT – MILANO (12 km + volo)
Trasferimento verso l’aeroporto (12 km) e assistenza. Partenza da Tashkent alla volta dell’Italia.
PASTI: -/-/-

12° GIORNO - ARRIVO IN ITALIA E FINE DEI NOSTRI SERVIZI


ALBERGHI PREVISTI DURANTE IL TOUR DI CATEGORIA SUPERIOR
Tashkent: Miran, Tashkent Palace, Ramada 4 notti
Fergana: Club hotel 777 1 notte
Khiva: Asia Khiva, Lokomotiv, Bek Khiva, 1 notte
Bukhara: Asia Bukhara, Amelia boutique, Grand Emir Residence, Safia boutique, Rangrez, 2 notti
Samarcanda: Diyora, Sultan Boutique, 2 notti

PASTI – la colazione si farà sempre in albergo. Le cene e gli eventuali pranzi PRENOTABILI DALL'ITALIA si faranno o in ristoranti locali, negli alberghi e nelle CASE TIPICHE. Nelle cene e/o pranzi sono incluse le seguenti bevande: acqua e tè. Altre bevande escluse e da pagarsi in loco.
Durante il vostro viaggio potete gustare i piatti tipici: Pilov, Manti, Barak, Shashlik, Shurpa (Zuppa) e Somsa.
Una cena o un pranzo comprendono: pane, insalate, un primo piatto, un secondo piatto e un dolce oltre ad acqua e tè.
CENA A MENU FISSO – i piatti tipichi dell’Uzbekistan 


Aspetti pratici - durante il viaggio userete i seguenti tipi dei veicoli:
Modello veicolo TOYOTA HIACE
Anno 2018
Persone 5-7 pax
Microfono Si
A/C SI

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Date e prezzi
Prezzo
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Incluso/Escluso

Quote a persona in Camera Doppia condivisa o Doppia uso Singola
Quotazioni calcolate sulla base delle migliori tariffe aeree disponibili al momento della stesura del listino

La quota comprende:
Volo di linea in classe economica, tasse aeroportuali escluse.
Assistenza di personale locale qualificato parlante inglese (arrivo).
Trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto.
Volo interno
Sistemazione negli hotel indicati, in camera doppia o twin.
Pasti dettagliati nel programma.

Guida locale parlante italiano o inglese durante il tour.
Ingressi ai siti e musei come da programma.
Visite ed escursioni come da programma.


La quota non comprende:
Tasse aeroportuali e di sicurezza, 295€ (da riconfermare in fase di prenotazione).
Visto Uzbekistan, non richiesto per cittadini con passaporto italiano.

Pasti non indicati.

Bevande, mance e quant’altro non espressamente indicato.
Extra personali.

Assicurazione annullamento 3% sul totale pratica
Quota di iscrizione € 50 comprensiva di assicurazione medico/bagaglio
Il biglietto per la macchina fotografica per i monumenti storici

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Appunti di Viaggio

L'Uzbekistan è un Paese dell'Asia Centrale, ex repubblica sovietica. È noto per le moschee, i mausolei e i luoghi legati alla Via della Seta, l'antica rotta commerciale che collegava la Cina al Mar Mediterraneo. Samarcanda, la città più importante lungo la Via, ospita un importante esempio di architettura islamica: il Registan, una piazza delimitata da tre scuole religiose decorate con ricchi mosaici e risalenti ai secoli XV-XVII.
A Samarcanda si trovano anche Shah-i-Zinda, una strada fiancheggiata da mausolei riccamente decorati, luoghi di pellegrinaggio musulmani, e Gur-e-Amir, la tomba a torre del fondatore dell'Impero timuride. Bukhara, un'oasi situata lungo la Via della Seta, possiede monumenti importanti come l'Arca, resti di una struttura reale del V secolo che oggi ospita vari musei, e la moschea Maghoki-Attar, risalente al XVI secolo e costruita sopra a secolari luoghi sacri. A nord e ovest si trovano invece il vasto deserto di Kyzylkum, il grande Lago d'Aral (ora in riduzione) e la città di Khiva, il cui centro storico circondato da mura comprende palazzi e moschee del XVIII e XIX secolo.

Dal 1° febbraio 2019 non occorre più il visto, ma necessitano i seguenti documenti:
Passaporto con validità residua deve essere di almeno 6 mesi superiore alla data di previsto rientro.

Regime senza visto di ingresso
Il regime senza visto si applica ai cittadini italiani titolari di qualunque tipologia di passaporto (diplomatico, di servizio, ordinario) Per entrare in Uzbekistan i cittadini italiani devono essere muniti del passaporto in corso di validità.


Il regime senza visto non si applica agli apolidi residenti in Italia.


Il soggiorno di 30 giorni previsto dal regime senza visto si attiva dal momento in cui il cittadino straniero varca la frontiera statale della Repubblica dell’Uzbekistan.
Al termine di 30 giorni i cittadini stranieri devono uscire dal Paese.

CLIMA E ABBIGLIAMENTO–l'Uzbekistan ha un clima continentale. L’estate è lunga, calda e secca, in primavera il clima è mite e piovoso, l’autunno è caratterizzato da piogge poco intense e qualche gelata, mentre l’inverno , benchè breve, ha un tempo instabile, con nevicate e temperature sotto lo zero. Da giugno ad agosto le temperature medie pomeridiane raggiungono i 32°C o punte anche più elevate. Di solito la massima temperatura media annuale (40°C - 45°C) si registra nel mese di giugno. I mesi più piovosi sono marzo e aprile. I 40 giorni più torridi dell’estate, con temperature sui 35°C, vanno da metà luglio alla fine di agosto (si chiama ‘Saraton’), mentre i 40 giorni più inclementi dell’inverno sono compresi tra l’ultima settima di dicembre e la prima settimana di febbraio (si chiama ‘Cilla’). Se viaggiate in Uzbekistan durante l’estate, vi raccomandiamo vestiti in cotone. Il vestito più adeguato è quello che copre sia gambe che braccia in modo da proteggervi sia dal caldo che dai raggi solari. Per quando c’e’ il sole molto forte, è necessario prendere un cappello e anche gli occhiali dal sole. Se arrivate in Uzbekistan durante la primavera e l’autunno, sarebbe meglio portare un pullover o una giacca;

FUSO ORARIO – +4 ore rispetto all'Italia; +3 nel periodo dell’ora legale;

ASSISTENZA MEDICA –gratuita. L’assistenza medica è gratuita nei ospedali statali. In Uzbekistan potete comprare le medicine in farmacia senza bisogno della ricetta medica. In ogni caso e buona regola portare tutte le medicine necessarie dall’Italia;

FOTOGRAFIE –Non ci sono limitazioni particolari per fotografare luoghi di interesse storico e culturale. Potrebbe non essere consentito fotografare alcuni monumenti religiosi, aeroporti, stazioni ferroviarie o installazioni militari. Eventualmente chiedere informazioni alla guida locale. In alcuni luoghi turistici viene richiesta una tariffa minima per la fotografia. Prima di fotografare le moschee è necessario chiedere il permesso. Secondo la religione islamica è vietato fotografare durante la preghiera;

MANCE –La mancia è poco comune nell’Uzbekistan. Solo i migliori alberghi e ristoranti del paese aggiungono al conto un 5-10% come "servizio". Ma non dimenticate di lasciare la mancia alla vostra guida e al vostro autista;

ELETTRICITÀ’/VOLTAGE –220V, 50Hz;

TELEFONO – Per telefonare dall’Italia in Uzbekistan il prefisso internazionale e’ 00998. Per telefonare dall’Uzbekistan in Italia il prefisso e’ 81039 o +39. Segnaliamo che nelle citta’ piu’ importanti e’ presente la copertura per i telefoni cellulari Vodafone (Omnitel) e TIM;

LINGUA – La lingua ufficiale e’ l’uzbeko che si scrive sia in alfabeto cirillico che in latino. Oltre l’uzbeko si parla in russo, tagiko e karakalpako. Ma ora i giovani stanno imparando l’inglese.

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